integrazione socialeletture straodinarieNessuna categoria

Il pezzettino in più

By Febbraio 3, 2019 Maggio 20th, 2019 No Comments

Cristina Sànchez-Andrade, illustrazioni: Raúl Nieto Guridi, traduzione: Elena Rolla

Il pezzettino in più,

Feltrinelli KIDS, 2016                                                                                          pezzettino

 

Raccontando possiamo riordinare sequenze della nostra vita.

La narrazione ci fa ricordare ed elaborare il nostro vissuto e lo fa riflettere come in uno specchio. Cristina Sànchez-Andrade è una maestra del mestiere. In questo breve libro una mamma racconta a sua figlia Lucia, chiamata da tutti Fufi, la storia della sua  vita e di sua sorella: Fufi, sei anni, e Manuelita,nove. Il racconto si svolge su due registri: il primo è quello di Fufi, che aiutando la mamma a preparare una torta per la festa di compleanno, le chiede in questo momento intimo il racconto della loro vita partendo dalla nascita della sorella grande; il secondo è il racconto, poetico e dettagliato, della madre. Questo approccio dà al libro una leggerezza ed un’intimità particolare, entriamo nella cucina di famiglia ed ascoltiamo le parole della madre mentre prepara con Fufi l’impasto della torta.

Manuelita è nata con un pezzettino in più, con gli occhi a mandorla e le orecchie piccole come ciliegie, quello che i medici chiamano cromosoma 21 e che determina la particolarità della bambina: la sindrome di down. E’ un momento sconvolgente quando i dottori lo rivelano ai genitori: “Manuelita ne ha 47 … Tic, Tac. Un pezzo in più. Come un orologio con un pezzo di troppo.” (pag 12).

In seguito anche Fufi impara a vivere con una sorella più grande che si comporta da bimba piccola. E poi c’è il confronto con i compagni di scuola e quelli del parco gioco, che sono da temere come corvi neri. Tutti questi eventi rievocati dalla mamma ci fanno capire quanta strada ha percorso la famiglia. Presto il racconto ci fa conoscere lo stravagante nonno, Ilario, portatore di pensieri importanti e consigli saggi che salvano l’equilibro della famiglia: “Dopo averci riflettuto molto, il nonno disse: ‘I figli hanno bisogno di essere amati, ma anche un po’ trascurati.’ ” (pag 17) Oppure quando Ilario consola le lacrime di Fufi, che si sente gelosa e incompresa: l’amato nonno dice che raccoglie le lacrime per venderle in farmacia e serviranno per curare le malattie. Quanto ci vorrebbe un nonno come questo qui descritto, che unisce la saggezza all’umorismo e trova le parole giuste per comprendere le sofferenze delle due nipoti, così diverse fra loro.

L’autrice, nata a Santiago di Compostela, non fa giri di parole, nomina le difficoltà e con onestà e sensibilità narra i contrastanti stati d’animo dei vari protagonisti di questo libro.

Non ci sono facili soluzioni, ma importanti percorsi di vita e pensieri da condividere. Il finale ci riserva ancora una sorpresa: la considerazione di Fufi, semplice e profonda, che ci invita a riflettere e a confrontarci sul tema della diversità. Un libro proprio per tutti a partire dai 9 anni.

 

Ursula Grüner

#sindromedidown #occhiamandorla #sorrisicontinui

Dalida Panseri

Author Dalida Panseri

More posts by Dalida Panseri